Fino all’alba livida di bruma

Che cos’è l’amore? C’è chi suggerisce di chiederlo alla porta. Ma che facciate come consigliato da Mr Capossela o tentiate di capirlo da voi, beh son pronta a scommettere che i risultati saranno deludenti.

Mistero ancestrale che perseguita le notti che trascorriamo dormendo a fianco di una persona che continuiamo a fissare cercando nel suo profilo dormiente una risposta alla domanda: é costui/costei l’amore?

Non esistono punti fermi a cui far riferimento, nè tanto meno test attendibili e inequivocabili, anche se in Rete c’è chi prova a idearne ad hoc. Siamo soli con noi stessi a decidere come chiamare quella cosa che per lo meno ruba gran parte dei nostri pensieri quotidiani. E la conclusione che si trae è che questa cosa con la A non abbia un univoco corrispondente, ma sia, altresì, un termine cappello usato per richiamare alla mente un’infinità di dinamiche diverse tra loro.

E tutte queste hanno come denominatore comune il sesso. Sia esso fatto bene, fatto male, fatto poco, fatto tanto, ma perché no, anche solo desiderato e sognato. Possiamo dire che:

A= x + S

Dove A è amore, S, sesso e x, chicazzolosa. Però se vogliamo ricorrere alle nostre elementari nozioni matematiche è presto detto che:

x= A — S

Allora quel chiccazzolosa non è altro che ciò che rimane del vostro amore se ci togliete il sesso, reale o immaginario che sia. Cosa resta?

Liti, coccole, riempitivi, passatempi, convenzioni sociali, cene a 4, a 6, a 8. Tutto quello che vi fa sentire meno sfigati in un Paese che vede nella stabilità sentimentale un traguardo al pari del contratto a tempo indeterminato, della stipulazione di un mutuo sulla casa in cui vi condannate a vivere per sempre.

Se siete tra i coraggiosi che spogliano la propria relazione di tali orpelli azzerando la nostra x, otterrete quello che vien giudicato un amore con la a minuscola. Una relazione puramente sessuale. Priva di retorica e menzogne, un deplorevole patto di lealtà e realismo.

Ma l’intrecciarsi dei corpi non è forse la più spontanea forma d’ amore esistente in natura da quando siamo su questa terra ormai corrotta dalle nostre imposizioni? Non c’erano forse gli odori a guidare gli istinti prima che i comuni gusti musicali e orientamenti politici?

Che l’appagamento sessuale non sia abbastanza da soddisfare il nostro bisogno relazionale è fuor di ogni dubbio. Altrettanto sconsiderato è riporre nell’Amore tutte le nostre aspettative di felicità e completezza.

Arrendiamoci all’evidenza che siamo esseri umani sempre più frammentati e poliedrici. Così sono e saranno sempre maggiormente i nostri sentimenti e le nostre sfaccettature relazionali. Abbandoniamo l’idea dell’Amore come Uno e Assoluto e, per l’amore del cielo, stasera invece di fiori, peluche e poesie, desideratevi come fosse il primo giorno che i vostri corpi si trovano senza ostacoli nel mezzo. fino all’alba livida di bruma

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