Aprile non è un mese come gli altri


Ma davvero pensavi che sarebbe passato indolore questo aprile?
Lo sai che ogni anno è una battaglia sanguinosa da cui esci a spalle larghe. 
Ma che fatica.

Lidia ha detto a Marco che è incinta, lui è fuggito ed è tornato con un passeggino. Solo per farla sentire in colpa di aver pensato male. Ma il fiato gli mancava per davvero.

Massimo invece ha smesso di vedere Letizia di nascosto ogni santo sabato pomeriggio. Ha smesso come si smette di fumare o di credere a Babbo Natale, tutto d’un colpo, senza esitazione, sentendosi stupido per averlo fatto tutto quel tempo.

Un giorno qualsiasi il telefono ha squillato ed era Bianca, che chiedeva aiuto e Matteo non ci riesce a dirle no. Non a quella voce che andava e veniva, chissà che faceva, piangeva, Quando ha agganciato ha riascoltato Goodbye kiss dopo 4 anni. 46 mesi anzi. Era febbraio quando l’aveva salutata senza credere nella parola persempre.

E aprile sta finendo, ma non ci lascia illesi nemmeno stavolta. 
Tra la tequila e i limoni andati a male, c’è spazio per ridere di gusto, senza pensare ai telefoni che suonano, a quelli persi, a quelli che tacciono. C’è spazio per le sigarette che bruciano piano mentre provi a chiederti come stai, se lo capirai mai. C’è tempo di pedalare veloce, di sfiorare la serenità, senza accorgertene.

Maggio, non ti temiamo.

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