A chi dice che un bambino è troppo piccolo per amare, io dico che vi sbagliate proprio
Io circa 22 anni fa amavo fortissimo.
Amavo e piangevo d’amore ed era un amore folle e ovviamente non corrisposto.
Ricordo che gli adulti dicevano che l’amore è una cosa da grandi
Io e te ne parlavamo spesso, dei nostri amori. sedute sul bordo di cemento stertto che circonda il parco, rasoterra.
Da lì, pensieri altissimi si innalzavamo e io snocciolavo già le mie teorie pretenziose ma coerenti. E ti dicevo che che noi eravamo piccole, sì, ma quell’amore no, era per nostra misura, enorme. Ci riempiva già il cuore mai abitato prima ed era per noi il massimo amore, la cosa più grande che c’era e che ci stava. E sapevamo che crescendo avremmo amato ancor di più, ma sempre al massimo o, forse al massimo un po’ di meno, delle nostre capacità.
E mia madre in macchina tornando da catechismo diceva che le nostre erano “simpatie” piuttosto che amori. E io tacevo, ma mi incazzavo. Ma la mamma che ne sa. Delle lacrime versate in cameretta e la cassetta di Ramazzotti, della Pausini e di Giorgia, tutto per quell’amore folle e costante, di una costanza che di me stessa allora ho sempre invidiato. E se allora ero di parte, oggi non ho poi cambiato idea. Io ci credo ancora a quell’amare lì così grande per quelle ossa così minute.
Nonostante gli impegni presi e le scelte che contano, oggi.
Nonostante la passione e le carni che si parlano in autonomia.
Nonostante qualcuno mi abbia slegato l’anima e abbia rubato tutti i miei segreti. Lo so che se ci incontrassimo per caso tu saresti ancora d’accordo con me. Anzi ci diremmo che non piangiamo più così spesso, che le canzoni che ascoltiamo sono differenti e grazie a dio. Che abbiamo altro a cui pensare.
Che amare oggi è un ingrediente che dosì con sapienza.
Che avevamo ragione noi. Che a 7 anni amavamo follemente e senza vergogna. E non sarebbe successo mai più.
E venite a dirmi adesso che l’amore è roba da grandi.
E comunque il 15 gennaio ricomincia Piccoli problemi di cuore. E credo sia ora di comprarsi una TV.