Questa canzone parla della disgrazia dell’essere esseri pensanti. Del dramma dell’umanità: la ragione, che colpisce alcuni più di altri.
Stringimi madre
Ho molto peccato
Ma la vita è un suicidio
L’amore un rogo
Siamo tutti peccatori, qualcuno ci pensa più spesso degli altri. Qualcuno è più colpevole perché ha una coscienza di sé maggiore. Io ammetto di aver fatto male. La vita è un groviglio dove anche una cosa bella come l’amore, se affetta da ragione sarà fonte di brucianti dolori.
E voglio un pensiero superficiale
Che renda la pelle splendida
Senza un finale che faccia male
Coi cuori sporchi
E le mani lavate
A salvarmi
Vieni a salvarmi
Salvami
Bacia il colpevole
Se dice la verità
Ma si
E io vorrei in dono un po’ di superficialità. Preoccuparmi solo del traffico andando a lavoro o di cosa penserà il vicino di casa di me e della vita che faccio.
Perché considerazioni più profonde fanno inevitabilmente soffrire chi le padroneggia. E finisce sempre male. Se invece fossimo solo più sciocchi, i nostri cuori sarebbero più leggeri e non colmi del marcio che appartiene a tutti, solo che alcuni non sanno guardarlo e pensano di avere mani e coscienze pulite.
Ma tu madre puoi salvarmi e perdonarmi come facevi quando da bambino rompevo un giocattolo nella foga di sfruttarlo fino in fondo e non era colpa di nessuno, alla fine, mi spiegavi e mi tornava il sorriso dell’innocenza, che appartiene solo a piccoli e stolti.
Vieni, baciami e perdonami a nome delle mie vittime, anche ora che sono grande.
Passo le notti
Nero e cristallo
A sceglier le carte
Che giocherei
A maledire certe domande
Che forse era meglio
Non farsi mai
Il pensiero toglie il sonno e dona rughe e occhiaie.
La notte immagino la prossima mossa che poi non farò, in un gioco fatto solo di ipotesi e logorio.
Che forse è meglio svegliarsi e agire in preda agli odori e agli istinti.
Se solo non mi fossi mai chiesto cosa sarebbe giusto fare.
E voglio un pensiero superficiale
Che renda la pelle splendida
A salvarmi
Vieni a salvarmi
Salvami
Bacia il colpevole
Se dice la verità
Mercy
Sottraetemi la complessità e fatemi pensare solo a cosa cucinare per cena. Che la superficialità ci rende più belli.
Madre, salvami come facevi quando ero piccolo e un bacio portava via la bua e le lacrime, se solo confessavo di aver corso per le scale, ma solo perchè era pronto in tavola e non è una colpa avere fame. Anche quando non si tratta di cibo.
Perdonami se confesso, madre. Con un bacio che mi faccia sentire leggero per un attimo, se confesso, abbi pietà.