Andiamo a dare fuoco ai tramonti


Addio fottiti ma aspettami
Quante volte me lo hai detto senza sorridere, 
che ne vedessi la durezza e intravedessi il resto.
Che fossi libera di crederci,
ma senza che il merito fosse tuo davvero.

Quanta forza per pronunciare la parola aspettami
Una richiesta gravida di promesse
che sappiamo entrambi non saranno realtà.
Che continuerò a osservarti,
io sempre più lontana da dove ci siamo salutati.
Che continuerai a lasciarla lì quella richiesta, 
come si fa di un messaggio sul telefono che non rileggi mai.
Inutile, ma rassicurante. Come il nostro ricordo

Quanta fatica ci vuole ad ignorarla, quella richiesta.
a capire che non è vero.
Che è meglio correr via anche se calpestiamo le foglie
che un tempo sorridevano ai fiori.
Ci vuole molto coraggio
 e un po’ di quel freddo che ci è entrato dentro.
Quello che ci salva la vita
e al tempo stesso ci scava buchi nell’anima che non vedi 
fino a che non farai posto a nuovi occhi ingenui 
che sorridono indicandoli. E tu, indignato
lo sai che c’hanno ragione gli occhi suoi
che sei corso lontano seminando pezzi di te 
che speri ricrescano un giorno più veri
finalmente tuoi.

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